Xylella: la crisi degli olivi salentini tra scienza e complottismi

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  1. Franz~
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    Parto dal fatto che quella che chiamano tutti "xylella" è una malattia che attacca anche vigneti e mandoli, più altre piante molto meno diffuse in queste zone come oleandri, peschi e agrumi.
    Dipenderà dal ceppo, eppure l'unica parte del mondo dove questo ceppo attacca in maniera così distruttiva gli ulivi e risparmia tutti gli altri si trova in Salento.
    Oltretutto da quello che so, il numero di ulivi realmente malati di xylella è molto molto basso a differenza del numero totale di ulivi "malati" o abbattuti (anche sani).
    A differenza del'articolo di Le Scienze, il TAR ieri si è pronunciato e a decretato il non abbattimento degli ulivi sani (almeno fino al 16 dicembre).
    Nel salento c'è Casili (consigliere regionale) che da più di due anni lotta contro capire che cosa sta succedendo. Da quello che so ha contattato numerosi ricercatori e docenti delle università di Bari e Lecce per studiare questo fenomeno. Sono a conoscenza anche di un esperimento in cui questi ricercatori hanno materialmente iniettato xylella ssp pauca in quattro ulivi ma questi sono hanno presentato alcun problema.
    I ricercatori e docenti contattati da Casili hanno poi composto la task force di Emiliano.
    Task force, che nella prima riunione hanno decretato questo:
    http://www.regione.puglia.it/index.php?pag...isplay&id=19640

    La parte che reputo più importante nel comunicato è:
    "Ho ascoltato uno per uno i ricercatori - ha detto Emiliano - che hanno aderito in massa al mio appello, e di questo li ringrazio. Stiamo cercando di capire soprattutto se l’estirpazione delle piante sia così indispensabile come viene sostenuto dall’Unione europea e, ovviamente, i punti di vista sono diversi. Speriamo davvero si possa trovare una soluzione alternativa a una misura non solo al limite dell’insopportabile dal punto di vista naturalistico e dei sentimenti, ma che temiamo insufficiente ad arginare l’espandersi della malattia. Resta il fatto che finché non riusciremo a dimostrare scientificamente che espiantare gli alberi non è necessario, dovremo adempiere agli obblighi internazionali, come stiamo facendo con il piano Silletti. È una giornata di lavoro importante e rilevante, la ricerca è fondamentale per evitare che l’infezione si diffonda. Infezione che, lo ricordo, non è nata in Puglia, ma è stata importata dall’estero a causa degli errori dell’Unione europea nel disporre gli embarghi delle piante ornamentali provenienti dal sud America".

    La parte in neretto rappresenta la completa illogicità di tutta la storia.
    Siamo arrivati all'assurdo, invece di dimostrare scientificamente che l'abbattimento di migliaia di ulivi è utile e necessario, si procede all'abbattimento senza alcun studio scientifico toccando ad altri dimostrare il contrario.
    Questa non è scienza, è follia.
     
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7 replies since 18/11/2015, 23:39   127 views
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