I fenomeni Paranormali

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    Secondo me invece anche nei casi da te citati la differenza rimane. Di sicuro le religioni che prevedono vita dopo la morte o l'esistenza dell'anima possono essere compatibili con la presenza di fantasmi, ma non credo che tutti quelli che credono nei fantasmi siano sempre credenti. Anzi, spesso si tratta di atei ed agnostici, mi pare di capire. In genere un religioso sarà sempre più propenso nel credere in fenomeni paranormali purché siano collegati alla propria religione (possessioni e presenze celestiali, nel caso dei cristiani, ad esempio), ma non penso che quando si parla di paranormale il primo pensiero vada a questi casi. Quindi io personalmente continuo a tenere le due cose su piani diversi.

    Sulle esperienze personali in effetti è difficile confrontarsi perché un racconto non sarà mai in grado di trasmettere le reali sensazioni e per quanto io per primo non crederei mai che stiate inventando, potrebbe trattarsi di suggestione o di qualcosa spiegabile senza tirare in ballo il paranormale. Così come lo penso per i casi citati finora (Elisa Lam, hum). Però se voi che ci credete volete discuterne non fatevi frenare da noi antipatici che vi smontiamo le teorie, spero che oramai siamo entrati nel clima giusto per discutere senza scadere più in sterili litigi.

    CITAZIONE (Hisoka12 @ 4/12/2015, 22:31) 
    Kado noi due formiamo la coppia di antipatici :bananajolly: :cry:

    Mi spiace ma io e Sigfried vi battiamo di gran lunga.
     
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  2. DVonTeese
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    :D mi ci sto abituando alla vostra antipatia, quasi mi piace. Comunque io ho scritto all inizio di quello che mi ha raccontato mia madre, ma in effetti come tu dici Abs diventa complicato capire se c è stata suggestione, eppure sentirlo dire da persone che conosci e che sono sane (come anche ha detto hye) incuriosisce non poco. Tra l altro lei è cattolica a differenza mia, quindi si penso anche io che sia più comune in persone religiose.
     
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  3. Hyè2o
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    Anche la mia parente (la sorella di mia nonna) è molto cristiana ma lei ha proprio visto chiaramente e per più volte, quindi in quel caso non dovrebbe essere suggestione.
    In sostanza lei ha visto tutte le notti per qualche mese una persona che appendeva una croce al balcone, poi suo padre (o sua madre, non ricordo) è morto e non l'ha più visto.
    Mio nonno invece da ragazzino vedeva in una casa un nano nero (una persona bassa) che lo fissava.

    Una teoria scientifica che ho letto, ma che non si lega solo al paranormale, è che quando noi pensiamo che due cose siano collegate fra loro, allora riusciamo a vedere e sentire cose che non esistono.
    Non che tutto il paranormale sia inventato ma se andiamo in una casa buia e disabitata e sappiamo che lì ci sono fantasmi o spiriti, al 100% vedremo qualche ombra o sentiremo qualcosa che ci sfiora;
    se invece in quella casa ci troviamo per caso senza aver sentito che c'è un fantasma non vedremo e non sentiremo niente.
     
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    A mio avviso il punto è un altro.

    Se si vuole parlare in maniera seria di paranormale si deve agire con raziocinio e metodo scientifico.

    Si prenda un fenomeno, si cerchi una spiegazione razionale e, quando la scienza non avrà dato risposte, solo e soltanto allora si potrà prendere in considerazione il sovrannaturale.

    Il video della ragazza ha spiegazioni razionali, che io e abso abbiamo dato in maniera indipendente e similare. Così è andata? Non lo so. Ma la vicenda può essere spiegata senza ricorrere a fenomeni imprecisati che non si possono provare.

    Cercare la spiegazione razionale delle cose non implica che, come è stato sotteso, ci sia scherno verso il paranormale o non lo si accetti come possibilità la sua esistenza, ma serve a distinguere la menzogna dalla realtà. Scindere la mistificazione dal dato oggettivo.

    Perché qui siamo al paradosso che l’asserzione “il paranormale esiste ma non si può dimostrare e mai lo si potrà fare” deve essere un dogma, un assioma non confutabile e pretende credibilità e rispetto, mentre chi crede nella scienza è tacciato di non avere la mente aperta ed è quasi preso in giro con il termine scientismo. Che poi, lo scientismo è un’altra cosa.

    Ah, la frase de’ Il nome della Rosa è una metafora del disfacimento delle cose di cui ci resta solo la memoria e il ricordo.

    Infine, per amore di chiarezza sarebbe più utile usare un vocabolario comune e definire cosa è, per ognuno di noi, il paranormale.
     
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    CITAZIONE (Hyè2o @ 5/12/2015, 13:07) 
    Una teoria scientifica che ho letto, ma che non si lega solo al paranormale, è che quando noi pensiamo che due cose siano collegate fra loro, allora riusciamo a vedere e sentire cose che non esistono.
    Non che tutto il paranormale sia inventato ma se andiamo in una casa buia e disabitata e sappiamo che lì ci sono fantasmi o spiriti, al 100% vedremo qualche ombra o sentiremo qualcosa che ci sfiora;
    se invece in quella casa ci troviamo per caso senza aver sentito che c'è un fantasma non vedremo e non sentiremo niente.

    In questi casi mi torna sempre in mente il concetto di apofenia.

    CITAZIONE (sigfried @ 5/12/2015, 13:23) 
    A mio avviso il punto è un altro.
    Se si vuole parlare in maniera seria di paranormale si deve agire con raziocinio e metodo scientifico.
    Si prenda un fenomeno, si cerchi una spiegazione razionale e, quando la scienza non avrà dato risposte, solo e soltanto allora si potrà prendere in considerazione il sovrannaturale.
    Il video della ragazza ha spiegazioni razionali, che io e abso abbiamo dato in maniera indipendente e similare. Così è andata? Non lo so. Ma la vicenda può essere spiegata senza ricorrere a fenomeni imprecisati che non si possono provare.

    Beh, dipende. Questo è l'approccio di chi non ci crede e siamo d'accordo. Ma chi invece è curioso ed è già convinto a priori che esista qualcosa di paranormale nel mondo, quando si ritrova di fronte ad eventi inspiegabili sarà molto più incline a vederci una natura paranormale. Mentre noi andremo sempre alla ricerca di una spiegazione razionale e anche non trovandola diamo per scontato che esista ma semplicemente siamo noi a non vederla/capirla. Sono proprio i presupposti che cambiano.
    Poi ovviamente sono d'accordo con te, se esistono ipotesi, per quanto improbabili, che possano spiegare un fenomeno, sarò sempre propenso a credere che si siano verificati quelli anziché ipotizzare che siano entrate in campo cause paranormali.

    CITAZIONE (sigfried @ 5/12/2015, 13:23) 
    Cercare la spiegazione razionale delle cose non implica che, come è stato sotteso, ci sia scherno verso il paranormale o non lo si accetti come possibilità la sua esistenza, ma serve a distinguere la menzogna dalla realtà. Scindere la mistificazione dal dato oggettivo.

    Te lo dico io che sono stato accusato quanto te. Non è il cosa abbiamo scritto quanto il come lo abbiamo scritto. Me ne sono reso conto io rileggendo me dopo aver letto te e mi sono anche permesso di fartelo notare. Ti è stato fatto notare, ad esempio, che citare Galileo sembrava più una presa in giro che non una premessa posta a rafforzo della tua tesi (e forse anche un po' fuori luogo a dirla tutta). Ho capito che non la intendevi così, ma l'impressione che davi era quella, persino a me che, come oramai è chiaro, sono d'accordo con te. Ecco perché si è parlato di scherno.
    Poi ho già scritto che in base alle proprie convinzioni (credenti o scettici) è normale ragionare in due modi diversi, basta solo tenere a mente che non siamo tutti uguali e non è detto che un metodo sia più giusto di un altro.

    CITAZIONE (sigfried @ 5/12/2015, 13:23) 
    Perché qui siamo al paradosso che l’asserzione “il paranormale esiste ma non si può dimostrare e mai lo si potrà fare” deve essere un dogma, un assioma non confutabile e pretende credibilità e rispetto, mentre chi crede nella scienza è tacciato di non avere la mente aperta ed è quasi preso in giro con il termine scientismo. Che poi, lo scientismo è un’altra cosa.

    Ah, la frase de’ Il nome della Rosa è una metafora del disfacimento delle cose di cui ci resta solo la memoria e il ricordo.

    Infine, per amore di chiarezza sarebbe più utile usare un vocabolario comune e definire cosa è, per ognuno di noi, il paranormale.

    Ma infatti io ho fatto la distinzione tra religione e paranormale proprio per questo. Di solito chi crede nel paranormale parla sempre di casi specifici (in questa discussione ad esempio abbiamo avuto Elisa Lam e hum) e li porta come prove per argomentare la propria tesi. Se si parla di "fede" non c'è bisogno di "provare", uno ci crede e basta.

    A questo punto anche io vorrei capire meglio e sarebbe il caso di parlare proprio di definizioni. Ho sentito persone dire che per loro è innegabile che ci sia qualcosa di sovrannaturale nella nostra realtà. E che partono da tale presupposto per l'interpretazione di tutto ciò che li circonda, paranormale o normale che sia. Stiamo parlando quindi di una "fede" o è il risultato di deduzioni razionali provate da fatti oggettivi?
    Partirei da questo aspetto per continuare la discussione.
     
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    Citare Galileo e gli altri, non è stato per vanità o per sciorinare erudizione spicciola, o per denigrare, bensì per argomentare e dare sostanza alla mia tesi: che la filosofia attuale dominata dal postmoderno ha corrotto anche il metodo scientifico.
    Come prova cito l'esempio del Modello Standard, nato da scienziati positivisti; tale modello prima di essere promosso dagli stessi scopritori, dovette (e deve ancora) superare diverse prove sperimentali.
    La M-Teoria (e le teorie delle stringhe da cui deriva) nata nell'epoca postmoderna è una serie di complicate formule matematiche che non ha mai espresso un solo dato falsificabile, e ad ogni nuova confutazione non cerca l'esperimento ma ci aggiunge nuove formule matematiche.
    E per quanto la filosofia sia noiosa, e i filosofi spesso si nascondano in una torre d'avorio, il loro sapere si trasmette involontariamente dal professore universitario al pastore di capre, condizionando con tali idee il punto di vista del contemporaneo.
    Solo per questo ho cercato di essere il più esauriente possibile nel minor numero di parole.

    Edited by sigfried - 5/12/2015, 14:12
     
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  7. Hyè2o
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    CITAZIONE (absolute @ 5/12/2015, 13:50) 
    CITAZIONE (Hyè2o @ 5/12/2015, 13:07) 
    Una teoria scientifica che ho letto, ma che non si lega solo al paranormale, è che quando noi pensiamo che due cose siano collegate fra loro, allora riusciamo a vedere e sentire cose che non esistono.
    Non che tutto il paranormale sia inventato ma se andiamo in una casa buia e disabitata e sappiamo che lì ci sono fantasmi o spiriti, al 100% vedremo qualche ombra o sentiremo qualcosa che ci sfiora;
    se invece in quella casa ci troviamo per caso senza aver sentito che c'è un fantasma non vedremo e non sentiremo niente.

    In questi casi mi torna sempre in mente il concetto di apofenia.

    Quello, non sapevo si chiamasse così :hye:
     
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    L'apofenia se non ricordo male ha una spiegazione neurobiologica. In pratica ci sono i Neuroni della Nonna che ci permettono di riconoscere le forme umane. Si sono sviluppati perché l'uomo primitivo quando attraversava le foreste, doveva riconoscere un pericolo. Vedere facce nell'intreccio degli alberi e pensare che ci sia un nemico, un gorilla, un leone, anche sbagliando, è più utile, in ottica evolutiva, di non scorgere nessun pericolo. Meglio vivi e spaventati che non spaventati e morti.
     
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