NASA: Scoperto pianeta identico alla Terra

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  1. N ™
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    Chiedo al fisico della combriccola di intervenire, se vuole.
    Così ci spiega, se riesce a fare il serio, la questione velocità della luce.

    In ogni caso, l'errore c'è stato sul non aver superato la velocità della luce, non sull'averla quasi raggiunta.
     
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    Tecnicamente ha già spiegato Sigfried che se riuscissimo a viaggiare alla velocità della luce (rimanendo vivi) non servirebbero 1400 anni, o meglio, ne passerebbero 1400 per chi non viaggia, ma chi li percorre alla velocità della luce ne percepirebbe molti di meno.

    Ad ogni modo vedo che spesso spuntano fuori notizie scientifiche che fanno tanto discutere e diventano "l'argomento virale dell'ultim'ora", ma poi la maggior parte della gente se ne dimentica. Da un lato mi fa piacere che ci sia gente interessata alla scienza e che magari cose del genere permettono anche a chi ne sa poco (categoria in cui rientro io stesso) ad informarsi di più. Dall'altra parte noto che sono fenomeni paragonabili all'interesse che ha la gente sull'ultimo singolo di Britney Spears, il vestito blue-nero o bianco-oro e cose del genere. Per non parlare dei tormentoni di attualità. Mi piacerebbe che chi si diverte a fare tante speculazioni ora non se ne dimentichi nel giro di una settimana, insomma. Non sto accusando nessuno, è solo un incoraggiamento.
     
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  3. ennedineve
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    A proposito di vita intelligente nello spazio, un mio collega di università ha scritto un articolo interessante (in inglese). Vi posto un estratto (se vnon masticate l'inglese ma siete super interessatissimi all'articolo fatemi sapere, e appena ho tempo lo traduco io):

    CITAZIONE
    The basic problem is that for examples of intelligent, “technologically advanced” civilizations, our sample size is exactly one — us. Basing key assumptions about alien intelligence or civilization — like the expectation that some will communicate via radio waves or optical lasers — on our own history and current technological capabilities could be way too specific. What if, rather than being alone, we’re just the only ones interested in radio right now? What if intelligent aliens perceive and order the universe in a completely different way? What if their ways of thinking, communicating, and making things are to us, well, alien?
    The void of space is vast and terrifying, so the idea that alien minds might evolve along a similar intellectual trajectory — and share our understanding of pi, prime numbers, and radio telescopes — is comforting when faced with the more likely alternative: that alien life and “intelligence” is radically different from anything Milner’s dream team is counting on.
    The sheer strangeness of some life on Earth, like bioluminescent deep sea creatures, still shocks us. We struggle to understand intelligence in other animals, like cephalopods, and haven’t had much luck communicating with them. There are ancient human languages still undeciphered. The notion that some aliens have developed, and still use radio, makes the big assumption that intelligent life will follow a roughly similar path of cultural and technological development as we have — but the diversity of life and cultures on Earth suggests otherwise.

    Qui l'articolo per intero:
    http://www.thestar.com/opinion/commentary/...an-imagine.html
     
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    In sintesi dice che le ipotetiche civiltà aliene possano avere un'intelligenza difforme dalla nostra, o che il loro livello di tecnologia sia così superiore, da non riconoscerle. E che la prova di vita (intelligente) sarà data non dal rilevamento della tecnologia, ma dall'analisi di tracce biologiche nell'atmosfera.

    Sostanzialmente mi trovo d'accordo. Se su un pianeta lontano sono ancora al Medioevo, sarà impossibile comunicare anche se fossero umani come noi. Ugualmente se la loro tecnologia è avanzata noi non avremo possibilità di comprenderla e magari la scambiamo per radiazione cosmica di fondo, o l'esplosione di una supernova, o per una quasar, che ne so.

    Non sono d'accordo sugli esempi che porta come prove. I cefalopodi intelligenti quali sono? i calamari? i polipi? sì, d'accordo, sono intelligenti, ma non hanno coscienza di sé, non sono una civiltà. Neanche i delfini, che alcuni studi hanno scoperto forse sono dotati di un linguaggio più articolato di quello che si pensi, sono una civiltà.
    E non ho capito neanche che c'entrino gli animali bioluminescenti. Di animali strani ce ne sono tanti altri, tipo alcuni vermi che si cibano di arsenico.

    Inoltre c'è anche una teoria, detta della convergenza evolutiva, dove in nicchie simili animali diversi tendono ad assumere caratteristiche simili. Sulla Terra abbiamo tantissimi esempi, quello più famoso è il marsupiale australiano che somigliava ad una tigre dai denti a sciabola. Sulla base di questa teoria, e assumendo come punta dell'evoluzione l'intelligenza umana, è possibile che in caso di vita intelligente su altri pianeti, esseri molto diversi biologicamente da noi, avranno caratteristiche molto simili.

    Chiaro, è una teoria. Ma alla fine, senza prove, e data la premessa falsa, tutto quello che diciamo è vero per definizione.
     
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  5. ennedineve
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    CITAZIONE (sigfried @ 28/7/2015, 20:27) 
    In sintesi dice che le ipotetiche civiltà aliene possano avere un'intelligenza difforme dalla nostra, o che il loro livello di tecnologia sia così superiore, da non riconoscerle. E che la prova di vita (intelligente) sarà data non dal rilevamento della tecnologia, ma dall'analisi di tracce biologiche nell'atmosfera.

    Sostanzialmente mi trovo d'accordo. Se su un pianeta lontano sono ancora al Medioevo, sarà impossibile comunicare anche se fossero umani come noi. Ugualmente se la loro tecnologia è avanzata noi non avremo possibilità di comprenderla e magari la scambiamo per radiazione cosmica di fondo, o l'esplosione di una supernova, o per una quasar, che ne so.

    In realtà dice una cosa diversa. Il problema sta a monte del livello di avanzamento tecnologico di un eventuale altra civiltà. Quello che lui sta dicendo è che immaginare quest'altra civiltà come basata sul nostro stesso percorso di sviluppo tecnologico è una prospettiva troppo limitata. Insomma, non è tanto questione di essere allo stesso punto dello sviluppo scientifico-tecnologico, quanto piuttosto questione di essere o meno sulla stessa linea di sviluppo.
    Fa l'esempio di altre forme di vita per indicare che il basare il concetto di intelligenza sulla nostra specifica capacità può rivelarsi un assunto fallace che potrebbe di fatto impedirci di riconoscere forme di intelligenza diverse da noi.
    Per fare un altro esempio, per secoli altre civiltà sono state considerate intellettualmente sottosviluppate per il fatto di non usare il sistema matematico europeo.
    Il tipo di tecnologia (in senso lato) usato da un'altra civiltà potrebbe essere talmente diverso dalla nostra (non più avanzato o arretrato, solo diverso) da essere irriconoscibile secondo i nostri parametri.
    Come dice nell'articolo, abbiamo una conoscenza ancora molto superficiale della vita sulla terra, tanto che alcune forme di vita rimangono tuttora un mistero per noi, quindi a maggior ragione siamo del ignoranti rispetto al resto dell'universo. Cercare altrove forme di vita senza avere una prospettiva operta sulle caratteristiche che queste potrebbero avere equivale a mettersi i paraocchi.
     
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    Con "le ipotetiche civiltà aliene possano avere un'intelligenza difforme dalla nostra" intendevo proprio quello che hai detto tu.
    Una volta che volevo essere sintetico :(

    Comunque, non so, non mi convincono gli esempi.
    Nell'articolo si dice, come hai anche ribadito, che abbiamo una conoscenza superficiale della vita sulla Terra, e in altre parti diceva che non siamo stati in grado di capire i linguaggi di alcune civiltà antiche.
    Ma il punto non è capire, ma riconoscere. Noi riconosciamo che i polipi, i delfini e le orche sono intelligenti. Non sappiamo quello che pensano, ma sappiamo che hanno un'intelligenza. Ci possono essere delle lingue che non siamo stati in grado di tradurre (quali, per curiosità, lo chiedo davvero, non è retorica la domanda) ma riconosciamo che è un linguaggio.
    Per questo dico che non mi convince.

    Poi sono d'accordo che potrebbe succedere di non riconoscere vita intelligente perché o hanno un diverso livello di tecnologia, o hanno preso un evoluzione diversa che non possiamo prevedere, che ne so, comunicano con i feromoni, possono comunicare telepaticamente grazie ad organi che sfruttano l'entanglement quantistico, o altre cose a cui neanche la fantascienza ha pensato. Però le leggi della fisica sono uguali per tutti.

    Cioè, l'articolo è interessante.
     
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  7. ennedineve
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    CITAZIONE (sigfried @ 29/7/2015, 00:28) 
    Con "le ipotetiche civiltà aliene possano avere un'intelligenza difforme dalla nostra" intendevo proprio quello che hai detto tu.
    Una volta che volevo essere sintetico :(

    Comunque, non so, non mi convincono gli esempi.
    Nell'articolo si dice, come hai anche ribadito, che abbiamo una conoscenza superficiale della vita sulla Terra, e in altre parti diceva che non siamo stati in grado di capire i linguaggi di alcune civiltà antiche.
    Ma il punto non è capire, ma riconoscere. Noi riconosciamo che i polipi, i delfini e le orche sono intelligenti. Non sappiamo quello che pensano, ma sappiamo che hanno un'intelligenza. Ci possono essere delle lingue che non siamo stati in grado di tradurre (quali, per curiosità, lo chiedo davvero, non è retorica la domanda) ma riconosciamo che è un linguaggio.
    Per questo dico che non mi convince.

    Poi sono d'accordo che potrebbe succedere di non riconoscere vita intelligente perché o hanno un diverso livello di tecnologia, o hanno preso un evoluzione diversa che non possiamo prevedere, che ne so, comunicano con i feromoni, possono comunicare telepaticamente grazie ad organi che sfruttano l'entanglement quantistico, o altre cose a cui neanche la fantascienza ha pensato. Però le leggi della fisica sono uguali per tutti.

    Cioè, l'articolo è interessante.

    Eh ma se guardi la linea temporale della vita umana sulla terra, l'intelligenza degli animali e delle piante l'abbiamo scoperta praticamente ieri. Quindi metti che domani incrociamo per caso vita intelligente su altri pianeti, potrebbero volerci altri 4000 anni per accorgercene.

    Sulle lingue ancora da decrifrare non sono molto ferrata, ma credo ad esempio che alcune lingue precolombiane (come quella olmeca e quella zapoteca) siano ancora un mistero, così come quella etrusca. E poi la Lineare A cretese (o la B, non ricordo quale delle due è stata decifrata).
     
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  8. Franz~
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    Di Kepler 452B si sa che in un certo tempo esisteva ed era simile alla terra. Tutto qui.
    Questo è il classico esempio del gatto di Schrodinger, cioè non sappiamo se oggi questo pianeta esiste o non esiste più, quindi fino a prova contraria esiste e non esiste contemporaneamente.
    L'attuale tecnologia non permette nemmeno di pensare a questi viaggi, un anno luce equivale a circa 10^13 km, una distanza non percorribile. Figurarsi 1400 volte tanto.
    Nemmeno nei laboratori si è riuscito a raggiungere la velocità della luce e parliamo di particelle, non di oggetti voluminosi, che al massimo si spingono a 0.99 c (c=velocità della luce).

    Secondo la relatività di Einstein, quando tra due sistemi di riferimenti inerziali c'è una velocità relativa non nulla allora i due sistemi hanno tempi differenti (detto in maniera molto spicciola). Ovvero, se prendessimo una navicella spaziale, considerassimo la Terra come punto fisso e viaggiassimo alla velocità della luce, per i viaggiatori il tempo si fermerebbe rispetto a chi è ancora sulla terra.
    Questo in teoria, la pratica è molto più complessa.

    CITAZIONE (sigfried @ 29/7/2015, 00:28) 
    Però le leggi della fisica sono uguali per tutti.

    Anche su questo non c'è alcuna certezza, si sospetta che sia così. Ma l'universo è troppo vasto e non ne abbiamo verificato nemmeno una piccola parte.
     
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    Temevo sarebbe arrivata una notizia simile. Non mi elettrizza sapere che ci sia qualcun altro oltre a noi: potrebbe rivelarsi un danno, nella stessa misura in cui lo è l'uomo, o addirittura peggio. Ancora meno mi elettrizza venire a conoscenza di un nuovo pianeta abitabile dall'uomo, perché sono sicuro che ora faranno di tutto per portare la nostra firma distruttiva anche in questo "nuovo" pianeta. saddest

    CITAZIONE (~ Josephine @ 23/7/2015, 23:57) 
    Penso che nel giro di 50 anni potrebbero organizzare anche visite guidate (e io ci andrei, fossi in vita).

    Spero con tutto me stesso che ciò non avvenga mai, né tra 50 anni né tra milioni d'anni. Auspico, piuttosto, che in una 50ina d'anni una qualche calamità atmosferica o galattica o di qualsivoglia entità ci spazzi via definitivamente e perennemente. schmoll

    «Si possa noi vivere a lungo ed estinguerci». pray
     
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    I Pianeti alieni tra ricerca e arte

    Riuppo il topic per postare questa interessante o almeno carina trovata della Nasa
     
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    A me piacciono questi up perché fanno vedere quanto la gente (non voi, eh, parlo del contributo mediatico generale, mi ci metto pure io tra l'altro) tenda a dimenticare completamente un argomento anche se nel momento in cui spunta fuori sembra che ogni singola persona su internet sia un appassionato di tale argomento da anni.

    La cosa triste è che comunque è una cosa positiva perché altrimenti la gente non se ne interesserebbe mai, quindi meglio grandi ondate mediatiche che si spengono dopo poco anziché nulla. Almeno ogni tanto ci riprovano, come in questo caso.

    Grazie per la segnalazione.
     
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  12. Mefy
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    Io ne capisco meno di una briciola di pane, però questo sembra interessante...
    [Aspetto passi di qui un fisico a caso a leggere e commentare.]
     
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    Mefy è cosa senza senso completamente quella cosa nell'articolo XD
     
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  14. Mefy
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    Ok ._.








    [Però tu non sei il fisico a caso... =P ]
     
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    E neanche un fisico per caso. O per caso un fisico.
     
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