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Professore dell'acqua lorda XD
La situazione islandese era completamente diversa, per quello che ricordo. Loro avevano un'economia forte, e un reddito procapite altissimo. Con una popolazione di poco più che 300 mila abitanti (meno di Bari, per dire, un terzo di Napoli e Torino) e poche industrie, tutto il pil era retto dal welfare e dal turismo. Non aveva, se non sbaglio, né debiti pubblico né privato. La crisi li colpì duramente e continua a colpirli, visto che la corona islandese non vale nulla, e questo si ripercuote sul turismo, e difatti vogliono entrare nell'eurozona. Ma l'Islanda importava poco, e soprattutto non importava energia.
La Grecia è tutto un altro discorso.
Il punto è che sinceramente non ci sto capendo più nulla, su ciò che accadrà. E non solo io, dal modo in cui si muove lo scacchiere internazionale, mi sa che sono in pochi ad avere chiara la situazione. Che è ben più grave.
L'idea che mi ero fatto, è che la Grecia era troppo importante per gli statunitensi, sia per la posizione strategica, sia perché la sua caduta, ed un'eventuale morte dell'euro, non converrebbe all'economia americana. Una Grecia lasciata a sé stessa sarebbe inoltre diventata terra di conquista per terroristi. Mi aspettavo anche una situazione similare all'Ucrania, con un'Alba Dorata che avrebbe preso il potere. (I movimenti nazionali di estrema destra o di destra in generale, e contrario all'eurozona, stanno acquisendo potere in quasi tutte le nazioni). E mi aspettavo l'aiuto da parte della Russia. Quello che non mi aspettavo è le spallucce franco/tedesche. Chiaro siamo ancora agli inizi, e qui si sta mercanteggiando nel modo più violento e spietato possibile. Ma non hanno realmente molto tempo. Non possono continuare, le due parti di Europa e Grecia, a fare proposte inaccettabili e rifiutare ogni proposta.
Spero solo che chi stia tirando i fili, abbia in mente il finale giusto, perché in gioco c'è davvero tanto. E su questo presagio, mi fanno un po' paura le dichiarazioni preventive che Renzi ha fatto una ventina di giorni fa, dove paventava, dissimulandolo, il pericolo di profughi greci.
Sul girone delle banche, purtroppo dipende dal lavoro. Se fai il commerciante, o hai un'attività in genere, devi avere per forza un conto. Tra l'altro, non ha una lira di liquidità nessuno in Italia, anche industrie che fatturano miliardi pagano con assegni postdatati.Ma capisco il tuo punto di vista. Anzi, lo condivido e mi sento vicino. -
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Io sinceramente vorrei capire il senso della questione.
C'è un canovaccio da seguire per ogni ruolo? o ci sono delle regole di gioco, e ognuno le sfrutta come vuole in base alle potenzialità del proprio personaggio?
L'essere figlio consapevole offre la possibilità di scegliere la fazione per cui patteggiare, lupi o contadini. Può esserci una scelta giusta o sbagliata, dipendentemente da come va il gioco; ma non corretta o scorretta.
Quella a cui vi appellate è una regola "morale" che di morale non ha un bel niente.
Sono ben altre cose su cui i contadini dovrebbero riflettere, visto che hanno buttato la partita perché "non leggono".
Mandarina confermi? XD -
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Abso, penso che tu non abbia capito il senso dell'iniziativa.
Sebbene Knaves abbia usato parole iniziatiche, la sua era una parodia ai vari club elitari dei film, ma di elitario non c'è nulla, né nella struttura e tanto meno negli intenti.
Si tratta di uno spazio in cui si parla, anche dei cazzi propri, e ci si mette in gioco, al fine non dico di creare amicizia o legami di sorta, quello è utopico, e se succede lo è per caso, ma quanto meno creare un rapporto più reale.
Il numero chiuso, e la privatezza, credo siano alla base stessa del senso dell'iniziativa.
A me girerebbero i coglioni se quello che scrivo lì possa esser letto dal primo che passa, o da qualcuno che vuole solo sciacquarsi gli occhi, fare il guardone.
Non ci si sente, e chiedo scusa se ho l'arroganza per farmi araldo del pensiero altrui, migliori o peggiori. Considera l'iniziativa alla stregua di quattro amici che si uniscono e chiacchierano dei fatti proprio. Tu vorresti un orecchi infiltrato? Consideri gli amici che parlano, degli elitari snob?
Le domande sono retoriche, la risposta è implicita nella formulazione. Sei abbastanza intelligente da aver capito sia il senso dell'iniziativa sia il mio messaggio.
Puoi partecipare o no.
Io personalmente ne sarei incuriosito. Finora hai sempre giocato di rimessa ed espresso opinioni su altro, mai mostrato un'idea tua e originale. Magari lì ti sciogli un po'. -
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Initzu devi votare una (o due) con cui vorresti passare una notte focosa.
Nello script che trovi in presentazione, sopra le discussioni.
Fatto ciò, puoi scommettere su chi, secondo te, sarà la più desiderata dagli utenti, e qui per le quote devi aprire il link di feffa.
La domanda del test, che tu abbia risposto o meno, non ha alcuna attinenza. -
.E?
Ho sentito un'aura maligna provenire da questa parte ma non ho ancora capito di che si tratta. Chi me lo spiega con parole semplici?
Devi votare la dolce fanciulla che vorresti portarti a letto e tenerla a gambe aperte finché viene domattina (cit). -
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[Generali]
1) Nome: Umberto
2) Soprannome: Sig
3) Compleanno: 23,02,80
4) Vivi: Un attimo che controllo. Sì. Per ora.
5) Vorresti vivere a: Alcune teorie fisiche postulano l'esistenza di un numero di universi paralleli formato da un 5 seguito da 500 zeri, in ogni universo ci sono 100 miliardi di galassie per almeno 100 miliardi di stelle, quasi tutte circondate da pianeti: è grave se non riesco a scegliere neanche uno?
8) Colore degli occhi: Verdi
9) Colore dei capelli: Castano chiaro quasi biondo al sole, castano scuro se non mi lavo da una settimana.
11) Segni particolari: Una voglia dietro al tricipite sinistro; una voglia su una parte anatomica spesso coperta; una cicatrice di 30 cm sulla pancia, modello Capitan Achab (in realtà Achab era tagliato a metà, e nessuno sa quale gamba fosse quella di legno)
13) Piercing/Orecchini: No
14) Tatuaggi: No
16) Tendenza sessuale: Etero forte. Ma se come si dice, tutti hanno una parte femminile, la mia è lesbica
17) Credi in Dio? O in Jesus Snake?: Ho smesso di credere in Dio a cinque anni.
19) Lingue parlate: Da ubriaco sono meglio di Pico della Mirandola. Ma non garantisco del risultato
[Preferenze]
20) Animali domestici: Avuti cani e gatti. I primi me li hanno avvelenati, il secondo ho deciso di lasciarlo libero.
22) Suoni qualche strumento?: Il pianoforte. Ma non lo suonerò mai davanti a nessuno.
23) Genere musicale: I generi, musicali e non, sono stati inventati per creare tifosi.
24) Materia preferita: La pizza Umberto. Una pizza totale, nel senso che ci metti tutto ciò che vuoi tranne la maionese, e la paghi come una Margherita.
26) Pizza preferita?: La pizza Umberto
27) Maionese sulla pizza? Sì, no, ma soprattutto… perchè?: Non giudico le perversioni della gente.
29) 3 Artisti preferiti e canzoni preferite: Non ho né artisti e neanche canzoni preferite, ma solo canzoni intrecciate a ricordi particolari.
30) Età storica in cui vorresti vivere: Ce ne sono tante, ma se penso che prima del '500 non avevamo la cioccolata, e prima dell'800 niente gelato, il campo si restringe. Se avessi la certezza che nel futuro saremo immortali, vorrei vivere lì. Sì, voglio vivere per sempre. Perché con la morte, c'è la morte e basta.
31) 3 parole per definirti e 3 con cui ti definiscono?: Nah, lasciamo perdere. Tanto io sbaglio. E gli altri anche.
34) Gioco da tavolo: Scacchi. Dama. Poker a cinque carte. Biliardo (qualunque specialità).
38) Libro: Il prossimo. Ma mi è venuta una gran voglia di rileggere L'insostenibile leggerezza dell'essere.
42) Come avresti voluto chiamarti: Un nome è solo un nome, quello che noi chiamiamo merda puzzerebbe uguale se si chiamasse rosa. (dalla prima versione di Romeo e Giulietta).
43) Piatto preferito: Carne cruda e pasta e gelato. Ma senza pasta divento nervoso.
48) Gelato al gusto di: Stracciatella, caffè e cioccolato: da scroccare.
49) Bevanda alcolica: Vino, birra e whisky.
50) L’ultima volta che ti sei ubriacato?: Ieri sera. Lo sono ancora.
56) Streaming o download?: Dipende dalla velocità del download.
58) Film preferito: Sempre il prossimo. Ma i film si Sergio Leone e di Bud e Terence, li rivedo sempre anche se li so a memoria.
59) Qual è la parola o frase che dici più spesso?: Mi capita da un po' di scrivere spesso "detto ciò" e "comunque" ma il mio modo di scrivere è diverso dal mio modo di parlare, ma non ho intercalari fissi.
65) Fumi?: No.
66) Hai mai fatto uso di droghe?: No.
67) Hai la patente?: Sì.
76) Hai mai nuotato nudo al mare o in piscina?: Sul lago di Garda, a 18 anni, con degli amici per far colpo sulle tedesche. L'acqua era freddissima. Purtroppo
77) Hai un lavoro?: Sì.
78) Coperta o piumone?: Dormo in calzoni corti e maglietta intima sopra le lenzuola sia in inverno che in estate.
80) Giorno più bello della tua vita: 2,4,2005. Quel giorno moriva il papa, ma io non lo sapevo mica.
83) Slip o boxer: Boxer al mare, slip sotto i pantaloni.
84) Freddo o caldo: Non sento mai freddo, ma il caldo mi uccide.
85) Luce o buio: Al buio i pensieri sono impossibili. Mi piace il buio.
86) Festa preferita: Nessuna. Mi piace stare in compagnia senza uno scopo, non per onorare una qualche cazzata.
87) Di che colore sono le pareti della tua stanza: Chi conosce Pollock? Un mix tra il mio odio per le zanzare e la fantasia del nipotino.
90) Ti senti più lupo o contadino?: Solitario. Vorrei giocare una volta potendo bluffare senza il timore di compromettere la mia fazione.
90bis) Batman o Shpalman?: Chi è il secondo? Batman, comunque.
[Carattere e amicizia]
91) In che categoria creata da adolescenti più o meno frustrati rientri? (Emo, Truzzo, cheneso): Arroganti.
92) Il tuo pony di battaglia: Ha saltato la staccionata.
93) Sei vendicativo?: No, per niente. A caldo sì, ma a freddo sono pronto al perdono.
94) Quanto sei socievole in una scala da ~ Josephine a Lullah?: Il sigfried è fuori scala?
97) Il peggior difetto dell’umanità: L'altruismo. Non scherzo. L'altruismo che non si trasforma in azione, di cui ci riempiamo la bocca a parole, e poi nei fatti, alle persone vicine, voltiamo le spalle.
98) Il miglior pregio dell’umanità: L'ipocrisia. Non scherzo. Solo una buona dose di ipocrisia può salvarci dal nostro naturale egotismo e non farci così schifo da impedirci di essere felici.
99) Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?: La domanda reale è, il bicchiere è mio o no? e lo prendo comunque o no?
106) Qual è la cosa che ti fa più arrabbiare?: Me stesso.
108) Sei permaloso?: No, sono emotivo. Troppo. Non mi offendo mai. Ma soffro.
115) Una cosa che ami delle persone del sesso opposto al tuo: L'eterno femminino, come disse il più grande poeta tedesco. Se non fossero donne, in tutto e per tutto, non potrei amarle.
119) Hai più amici maschi o femmine?: Femmine.
120) Preferisci dare o ricevere?: Il semplice fatto di chiedersi una cosa del genere, implica che si dà un valore alle due cose, e si attua un calcolo specifico. La realtà è che se non c'è scambio, non c'è dialogo e rapporto. A nessun livello. Tranne nel sesso. Lì, preferisco dare.
124) Credi nei fantasmi?: Solo in quelli che vengono nei sogni. Di notte.
[Abitudini]
134) Cos’hai appeso alle pareti di camera tua?: ci sono quadri ma io non ho mai appeso nulla, tranne una mensola ricolma di libro.
135) Cosa nascondi sotto al letto?: I quaderni del liceo. La foto di una ragazza che non rivedrò mai più. Alcune lettere d'amore. Romanzi e racconti abortiti. Poesie di merda. La pagellina di un amico morto. Polvere. E Terminator.
137) A che ora vai a dormire di solito?: Quando ho sonno. Sul serio.
138) Cosa fai di solito quando ti senti giù?: Da bambino suonavo l'organo, con i ditini, e ogni nota era un personaggio di una storia di cavalieri che combattono. Da adolescente correvo con la macchina o con la moto che rubavo a mio padre. Ora scrivo. L'ultima cosa è la più pericolosa.
139) Giocattolo preferito da bambino?: Mai avuto nulla di preferito. Ma da bambino avevo un topolino di pezza che chiamavo Titao, cadde dal balcone e la vecchia che abitava nel cortile se lo rubò. Piansi tanto. Non per il gioco, ma perché non capivo per quale ragione mi facesse piangere.
141) Il posto più pauroso in cui sei stato?: La mia testa. Nell'ottobre del 2005. Per fortuna non ero da solo.
[Desideri]
144) Cosa vuoi fare da grande?: Sono grande. Lo scrittore.
147) Qual è il tuo sogno nel sottotetto?: Come Kant mi basta un cielo stellato e il mio stupore.
148) Se potessi conoscere una persona (famosa) viva o morta, chi sarebbe?: Nessuno. Mi deluderebbe. I miti devono restare miti. Però una chiacchierata con Feynman o Majorana me la farei. Anche Moana Pozzi. Perché era una donna intelligente, non per altro.
149) Qual è la cosa più bella al mondo?: La capacità di essere bambini. Non è una cosa.
149bis) Cosa chiederai a babbo natale quest'anno?: Non ho mai chiesto nulla a Babbo Natale.
149tris) E’ la stessa cosa che hai chiesto l'anno scorso?: Tecnicamente sì.
[Amore]
150) Quando la prima volta?: Bacio 13 anni. Sesso 15. Amore 22.
151) Dove?: Amore? Bari, un monolocale che si affaccia sul mare.
152) Ti sei mai innamorato?: Sì. Ci ho messo tre anni per capirlo.
153) A quanti anni pensi di sposarti?: In uno degli universi paralleli di cui sopra, devo essermi sposato.
154) Primo passo o preda?: Tanto sceglie sempre la donna, è inutile che gli uomini dicano di saperci fare.
155) Conta di più la bellezza o il carattere?: Dipende. Se è una scopata e basta, conta la bellezza. Se deve essere la madre dei miei figli, e la donna con cui voglio invecchiare in me, contano tante altre cose: saper cucinare, rammentare i calzini, non rompere le palle, dirmi all'occorrenza che sono un coglione.
156) Secondo te può esistere l’amore tra due persone di età completamente diversa?: Solo quando uno dei due è molto ricco e l'altro è molto povero.
157) Credi nel colpo di fulmine?: No, ma dicono che funzioni uguale.
158) Credi nei rapporti nati in chat?: Sì, ma solo se c'è una continuazione nel reale.
160) Hai mai baciato una persona del tuo stesso sesso?: No. Amparo era una donna, giuro.
162) Preliminari o direttamente al sodo?: Ci sono casi in cui si va direttamente al sodo, ma i preliminari sono una delle cose più belle.
163) Cosa ne pensi del sesso orale?: Che mi è sempre difficile trovare una scusa per non baciare, dopo.
164) Posizione preferita?: Sotto non mi piace.
165) Credi negli amori nati da lunghe amicizie?: Sì, ma il germe dell'amore c'era già, altrimenti non nasce niente.
167) Amore è per sempre?: ahahahahhahah
171) Parte del corpo dove ti piace essere baciato?: Il sorriso.
171bisbygab) Foresta di Sherwood o pista d’atterraggio?: Basta che non ci siano alberi, arbusti, e neanche fuscelli.
[Forum]
1) Fra gli utenti iscritti, con chi vorresti passare una serata?: Con alcuni sì.
2) C’è qualcuno con cui ti piacerebbe passare una notte focosa?: L'avatar di LostSoul mi pare di averlo già detto a febbraio, no? No. Non c'è nessuna.
3) Con chi andresti al cinema?: Dipende dal film, ma con molti.
4) Chi vorresti conoscere dal vivo assolutamente?: Quasi tutti.
5) Chi ti incuriosisce maggiormente?: Dov'è lo sbirro buono che fa le domande facili?
6) Fai una domanda ad un/una utente/ssa del forum: No, lasciamo perdere.
7) Pvt o chattona gigante con tutto il cucuzzaro?: Chattona.
8) Cosa ne pensi del glicine?: Che sono uomo, e per me glicine, lavanda, antracite e altre parole siffatte sono termini privi di significato.
9) Meglio una critica di abso oggi o un consiglio di Feffa&Eles domani?: Feffa&Eles.
10) Che ne pensi delle interviste di lullah?: Che poteva intervistarmi.
11) A che servono le spine di mefy?: Per pungere.
12) "Venite in radio?": Non conosco la domanda.
13) Hai mai flammato con mandarina?: No.
14) Hai mai fatto un discorso serio con ecoban?: Sì, di libri, io ero sobrio, lui non so.
15) Chi è il tuo preferito fra gli ultimi arrivati?: Non ho nulla di preferito.
16) Hai mai fatto incazzare feffa? Se sì, con quali conseguenze?: Spero di no. Non so. Feffa?
17) Quanto stiamo?: Non conosco la domanda.
18) Close Question: Secondo Gab le donne non sono capaci di far battute, concordi?: Concordo. Le donne non hanno senso dell'umorismo. E neanche dell'uomorismo.
19) Meri e l’uomo tipo: meglio Hyè o JSSS (Jesus Snake Blablablar)?: Non conosco la domanda.
20) Vuoi masterare il prossimo Lupus? Su forumL ne hanno già aperti 7.: Non ne sarei in grado, ma mi piacerebbe.
21) Ti piace essere chiamato Lady/Lord?: Lord nel mio paese vuol dire "sporco". Anche metaforicamente. Quindi no.
22) Momo o Paolo Fox?: Momo, che domande!
23) DarkPhoenix è maschio, femmina o miezz miezz?: Chidete a Lacan, Foucault, Deluze, Bataille, ai moderni sostenitori della teoria Gender.
24) Cosa provi sapendo che Bubi non è stato capace di fare nemmeno una domanda per questo test?: Invidia.
25) Nel tempo libero, ti dedichi alla fidanzata, alla Close, o preferisci fare il gentleman con chi capita (Jesus style)?: A oziare.
26) Potendo salvare una sola sezione all'interno del forum, la chiameresti “Hot Zone” o “L'angolo erotico"?: Non ho capito la domanda.
27) Cosa hai provato quando hai scoperto le reali dimensioni del pennello di Kado’? Non temi che il detto “il nero sfila” rischi di causarti una gravidanza inaspettata?: Che ora capisco perché ha fatto una tesi su Picasso.
28) Ti piacerebbe fare una cosa a tre con i due admin? (Rispondi sì solo se alla 171 hai selezionato “pista d’atterraggio”. A J piacciono gli aerei coreani senza peli.): Il triangolo scaleno non mi piace, preferisco quello isoscele, con i due lati femminili uguali.
29) Cosa avresti preferito fare piuttosto che rispondere alle domande di questo test?: Rispondere alle domande di questo test.
30) #NonTeNeFregaUnCazzo di questo test? No. -
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Io invece penso che il figlio consapevole abbia tutto il diritto di giocare come vuole. L'essere consapevole lo mette in una condizione iniziale di poter scegliere il suo destino, o quanto meno, esserne in buona parte il fautore.
Può scegliere da subito se patteggiare per i lupi o i contadini, e cambiare in corso d'opera con cognizione di causa. Se cerca il morso e non viene morso, ha sbagliato a giocare. Tutto qua.
Non ha senso il dire (seppur capisco le motivazioni a sostegno di tale tesi) che gioca contro fazione, perché lui sta giocando per la fazione che preferisce, a cui vuole appartenere.
Se il veggente non passa le sondate, gioca contro fazione.
Se il figlio consapevole cerca il morso, sfrutta una potenzialità del suo ruolo. In una partita perfetta, un figlio consapevole potrebbe farsi scegliere come portavoce del veggente, avere informazioni dei ruoli, farsi mordere, e consegnare le informazioni agli altri lupi.
Altresì trovo che il figlio inconsapevole sia un ruolo infame: giochi tutta una partita per una parte, e poi ti trovi a dover tradire le persone che magari ti hanno dato fiducia. Per la stessa ragione, un contadino figlio inconsapevole si troverebbe fuori dal gioco, perché essendo potenzialmente figlio, non godrà della fiducia di nessuno, magari essendo un contadino e basta. -
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Come ho detto prima, l’Euro è risultata per molte nazioni la manifestazione di un’economia più forte della propria, usufruendo di prestiti molto più bassi rispetto alla moneta precedente. Traducendolo in fatti, un privato (cittadino comune o azienda) ha avuto la possibilità di comprare case, infrastrutture, auto o macchinari per il lavoro o terreni o “cazzate”, con la teorica possibilità di ripagare il debito facilmente.
In Grecia (ma anche in altre nazioni) chi ha prestato questi soldi erano banche quasi solo tedesche e francesi.
Fino al crack Lehman, (2008, vado a memoria) i “cittadini greci” hanno continuato a indebitarsi, e il tutto senza che ci fosse un minimo di garanzia.
Chiariamo un attimo la questione cambio.
Quando l’economia di una nazione si regge su soldi ricevuti dall’estero (come nel caso greco) l’unica possibilità di riallineare i conti si regge sulla differenza tra importazioni ed esportazioni. Ma se, come nell’Euro, si ha una moneta più forte della propria economia, la differenza tra quanti soldi sono importati e quanti sono esportati non può essere colmata, e va sempre in negativo.
Questa situazione insostenibile si è avuto fino al famigerato crack Lehman, la società che con i mutui subprime ha dato il via alla crisi americana e poi a quella europea. Con la bancarotta della Lehman, gli investimenti fatti in terra statunitense dalle banche francesi e tedesche valgono zero, e per paura chiudono i rubinetti nell’eurozona. Tuttavia, la Grecia (ma in larga parte anche l’Italia, Portogallo, Spagna e altre nazioni) continuano a indebitarsi. Le banche creditrici a questo punto sono sul punto di fallire, e per scongiurare tale pericolo gli Stati Sovrani (e non l’Europa) erogano quanti più soldi possibili.
In altre parole, la non-politica economica europea, ed errori di lungimiranza delle banche franco-tedesche, ha fatto aumentare il debito privato delle nazioni, e per salvare le banche, gli Stati Sovrani si sono indebitati (ancor di più). Ma non spettava a loro salvare la situazione.
A questo punto della storia, si doveva fare qualcosa di più concreto, ma le banche franco-tedesche con la teorica sicurezza che uno stato non potesse fallire, comprano titoli di stato a basso costo, onde evitare una fuga di capitale in paradisi fiscali o una ritirata generale di soldi dalle banche. Tutto questo partendo dalla fragile sicurezza di un tasso di interesse molto basso.
La situazione si fa critica quando l’aumento del debito pubblico dei singoli stati spaventa “qualcuno” che inizia a vendere. Trichet, l’allora capo della BCE non fa l’unica mossa sensata, ovvero comprare tutti i titoli di stato venduti dagli investitori timorosi, ma si limita a comprarne alcuni, e ignorarne altri. Risultato: abbiamo il paradosso di avere una moneta unica e comune, ma i titoli di stato per ogni nazione hanno un diverso valore per colpa di una diversa garanzia.
L’atteggiamento della BCE spaventa anche le altre banche, che iniziano a vendere anche loro tutti i titoli di stato che reputano più pericolosi. Nasce così lo spread. Qualcosa che per logica non dovrebbe esistere.
Questa situazione ai limiti del paradosso, ma ben dentro i criteri della truffa e della criminalità, si ha finché la Merkel e Sarkozy si inventano il concetto che anche un titolo di stato dell’eurozona può fallire, il mercato va nel panico, tutti vendono per comprare i bund tedeschi e i titoli francesi. La Merkel e Sarkozy sono felici, perché i titoli francesi e tedeschi hanno tassi vicini allo zero ora, e nelle casse dei loro stati arrivano miliardi di euro, e le altre nazioni, per paura di finire come la Grecia si mettono a novanta gradi.
Ma non tutte le ciambelle riescono col buco, e i due simpaticoni si rendono conto che se saltassero le banche greche, anche quelle franco-tedesche che avanzano miliardi di crediti, si troverebbero in grosse difficoltà.
Per risolvere la situazione, cosa fanno? Decidono di salvare la Grecia prestando attraverso i fondi salva stato. Ma non c’è nessun salvataggio, in pratica è un gioco di scatole cinesi dove i soldi di tutte le nazioni (tra cui l’Italia) paga i debiti delle banche greche che a loro volta pagano i debiti alle banche franco-tedesche.
Loro ci raccontano che quei soldi servono per aiutare i privati e far ripartire l’economia greca, ma la realtà è un’altra.
La truffa però è sottile. Perché mentre la Francia e la Germania hanno la certezza di riprendere i loro soldi, dove di fatto tornano, nazioni come l’Italia non hanno la minima garanzia che quei soldi torneranno. Anzi, l’Italia è tra le nazioni minacciate di subire la stessa sorte greca.
Tutto questo era stato capito da Berlusconi, che sarà anche una persona squallida, ma non è stronzo, e a farsi fregare così non ci stava, e si oppose, venendo come è storia, fatto fuori in favore del professore bocconiano (Monti) che pur non eletto ha saccheggiato l’Italia per riempire le tasche dei francesi e dei tedeschi.
Con queste manovre, o più verosimilmente con l’uscita di Draghi che dirà che si farà qualsiasi cosa in potere della BCE per salvare l’eurozona, i mercati si calmano, nei singoli stati si parla di austerità, aumentano le tasse, si ammazza la domanda interna per fermare l’importazione, e l’unico risultato tangibile è il calo dei consumi, il fallimento di aziende e la disoccupazione crescente.
Poi arriva Tsipras che chiede soldi e rigetta l’austerità. Diventa subito un eroe, fa un po’ di casino, ma alla fine la BCE dice che non dà un euro, e manco una dracma. Tsipras indice a questo punto un referendum, per lavarsi le mani. Non racconta la verità al suo popolo, ma gli prospetta una finta scelta: fallire con l’euro, fallire senza l’euro.
Cosa comporterà questo?
Difficile prevederlo. Probabilmente la peggiore delle scelte è rimanere nell’euro e accettare le condizioni di Bruxelles.
Ho voluto fare questo lungo riassunto per chiarire la situazione nella maniera più limpida (nei limiti delle mie conoscenze).
Di fatto la Grecia è una nazione che ha preso i soldi, ma chi ne ha guadagnato sono maggiormente la Francia e la Germania. L'accusa di Grecia spendacciona non regge, perché l'investitore greco ha reagito correttamente ad una situazione sbagliata. L'errore non è dei greci, ma di chi ha organizzato l'euro. E nazioni come l’Italia vedono andare in fumo i propri investimenti. Un po’ meglio va alla Spagna. La Grecia è condannata in un modo o nell’altro, e solo una riformulazione drastica dell’euro e dell’Europa può salvarla. Il pericolo per le altre nazioni di un default c’è, sia che la Grecia resti sia che esca.
Personalmente la vedo nera per l’Europa nella sua totalità. Probabilmente siamo alla fine di un sogno, o incubo a secondo dei punti di vista. Ma come ho detto da altre parti, se c’è un assioma nella Storia, è che nel predire il futuro si sbaglia sempre.
Edited by sigfried - 29/6/2015, 19:00 -
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Se sei davvero del 1806 mi sa che sei un filino fuori corso 
Benvenuta. -
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Bubi sondato lupo al primo giorno sopravvive fino alla fine.
Hyè va tre volte al rogo prima di essere bruciato.
Anche io devo aver vinto 4 volte di seguito (ma puoi anche non mettermi).
Edit. Se si conteggia anche il lupus/fantasy sono 5 consecutive.
Edited by sigfried - 27/6/2015, 00:30 -
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Ho seguito la partita dall’inizio e i master possono testimoniare quante parole di ammirazione ho rivolto per alcune dinamiche. Ho detto così tante volte “mi piace”, che neanche alla mia ex ragazza (che forse comincio a intuire perché è ex).
La presenza di un messaggero non giocante è foriera di infiniti bluff e prodroma di giocate particolari, e spero vivamente che tale dinamica venga ripresa anche da altri master.
Come nel gioco più stupido e semplice del mondo, il calcio, dove basta un pallone e quattro massi per fare le porte, se i giocatori corrono e si impegnano, ti diverti da morire. Ma se resti fermo ad aspettare che ti passano la palla, diventa il gioco più noioso del mondo. Così in questo lupus. Se si scrive due post all’anno in topic, non si manda un messaggio a nessuno, e si cerca persino di non votare, come ci si può divertire? Magari si vince anche a fare i ninja, poi però vai dall’andrologo per farti curare l’orchite. Non è la struttura che rende il gioco divertente, ma i giocatori. E se la palla non te la passano, entra in scivolata sull’avversario. E questa partita permetteva di fare belle entrate a gamba tesa, e ce ne sono state di diverse.
Per questo dico che da spettatore è stata divertentissima, e nella sua incertezza finale, avvincente.
I miei complimenti vanno ad Eco, grandissima apocalisse (ruolo che adoro, eletto il mio preferito di sempre) e un po' meno ai lupi, verso cui ho tifato, ma hanno fatto troooooppi errori. Permettetemi una piccola critica, sennò non sarei io XD
Complimenti a tutti. -
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Rientra nei 140 ca?
Si intitola EscatologiaSPOILER (clicca per visualizzare)Se le tue gambe fossero le colonne di un tempio
in cui cercare asilo e salvezza da un falso Dio...
se la tua bocca fosse il confessionale
pronta ad accogliere il mio peccato e
a succhiarne il dolce assenzio;
e la tua lingua infuocata lambisse
la mia anima e la mia carne...
se i tuoi seni,
vetrate gotiche da cui stilla luce lattea
che avidamente berrei,
potessi stringere e mordere...
se i tuoi occhi aperti
svelassero quell’arcana podestà,
e m’insegnassero a vedere dove non guardo,
a sentire ciò che osservo,
a seguire l’estetica della tua venustà...
se i tuoi fianchi fossero navate
da percorrere lentamente
nel cammino della mia passione,
ammirandone l’architettura
e perdendomi nell’iconoclastia...
se il tuo ventre fosse l’abside dietro il presbiterio,
che custodisce l’altare della mia liturgia,
meta simbolica del mio viaggio-cambiamento...
se i tuoi capelli fossero la volta
affrescata da un profumo e da promesse lascive...
se il tuo corpo fosse
la mia cattedrale...
se il tuo amore la mia religione...
... posso considerare il tuo orgasmo come la parusia? -
.
Allora è da rifare
Io avevo pensato che la 4 fosse la tua, Marco.
Dopo il tuo pronostico ho rifatto tutti i calcoli.
Va beh, tanto ho preso solo la mia. -
.
Non so se la riflessione di Stecata sia nata, o semplicemente ispirata, dalle recenti parole di Umberto Eco che, per chi non avesse letto/visto la notizia, in sintesi ha affermato che internet è il regno degli imbecilli dove qualsiasi scemo pensa di avere la stessa dignità di parola di un premio Nobel; a questo concetto ha fatto seguire il pensiero, in verità sostenuto da anni, che la scuola dovrebbe aiutare gli studenti a filtrare le informazioni da quel mare sterminato di nozioni non tutte utili, e alcune addirittura dannose.
Per queste affermazioni Eco è stato definito catfish di sé stesso; vecchio decrepito; o semplicemente uno che dice una banalità.
Personalmente sono d’accordo con Eco.
Innanzi tutto è vero che chiunque su internet ha la presunzione di poter non dialogare, che sarebbe giusto, ma di confutare le tesi di gente che ha studiato per anni un determinato campo. Prendiamo ad esempio il caso Stamina, dove chiunque diceva la sua, senza neanche sapere cosa sia una cellula staminale. E l’aspetto curioso, è che la stessa gente che parlava di Stamina e cellule staminali, quando ha il tubo intasato del lavandino, pende dalle labbra di un idraulico qualsiasi. Senza offesa per gli idraulici. In verità questa tendenza a considerare le opinioni dell’uomo comune di pari dignità e importanza di quelle dello studioso del campo, non è nata con internet. È nata negli Stati Uniti durante gli anni settanta. Internet ha semplicemente esasperato questa tendenza, perché basta poco, una rapida ricerca su Wikipedia, copiare da qualche altro blog specifico, e tutti riusciamo a scrivere un’opinione che agli occhi dell’uomo comune sia coerente e valida. Solamente lo studioso ne riesce a vedere le contraddizioni e le banalità, ma se non ha la stessa popolarità “internettiana” rischia di essere accusato di flammare, o semplicemente dire cazzate.
Questo per me è il vero problema: non che chiunque possa dire quello che vuole sull’argomento a piacere anche senza saperne un tubo; il pericolo è che la massa possa considerare più valido il parere di un “imbecille” piuttosto che quello di un esperto perché il primo gode di simpatia il secondo sta sul cazzo. O peggio ancora: il primo fa parte di un gruppetto, il secondo no, per cui il branco si unisce al primo per convenienza, complicità, o semplicemente pigrizia.
Sulla seconda parte delle parole di Eco, quello del filtraggio di informazioni, anche lì mi trovo in pieno accordo. Fino a poco tempo fa la cultura era in mano “a pochi” intellettuali che sceglievano di volta in volta cosa racchiudere nel “sapere” e cosa buttare nel “ciarpame”. Questo sapere non rimaneva chiuso nei circoli intellettuali, sia chiaro, veniva solo codificato, e una volta avuta una struttura, esso tramite libri, scuola, e altri mezzi raggiungeva tutte le sfere della società. Non tutti hanno letto Kant, ma il suo metodo sulla critica della ragione echeggia anche nelle riflessioni di un pastore di capre, per esempio. Oggi, con internet il peso specifico degli intellettuali è ridimensionato. Ognuno di noi naviga in libertà e si crea una propria “libera enciclopedia” parallela a quella canonica, scegliendo gli argomenti in base al proprio gusto, e quando trova più versioni di una stessa cosa, decide di credere per fede, piuttosto che per ragione. Ho messo le virgolette a Libera Enciclopedia, perché in realtà non c’è libertà di scelta, o almeno è una libertà ingannevole. Come giustamente ha fatto notare Ennedineve, internet funziona per algoritmi che indirizzano le nostre ricerche verso argomenti già scelti. Prendono le nostre parole chiave e ci propongono “nuove” notizie simili a quelle di cui hanno memoria. Questo crea un circolo chiuso. L’utente X fa una ricerca sull’esistenza degli UFO, gli algoritmi gli segnalano in continuazione nuove info sull’esistenza degli UFO, e utente X si convince che gli UFO esistano davvero perché le informazioni che gli arrivano sono tutte indirizzate sulla stessa risposta. Ora l’esempio degli UFO era estremo, e non crea neanche nessun pericolo. Il pericolo vero è in altre tipologie di ricerche. Ricerche politiche, ad esempio. L’utente X che ha una specifica identità politica si trova sommerso solo dalle notizie che concordano con il suo modo di vedere. Questo per prima cosa gli dà sicurezza, anche magari su un argomento sbagliato, e successivamente distrugge il dialogo, la capacità di vedere le cose da un’altra prospettiva, e quindi azzera la capacità di crescita dell’utente X.
C’è una soluzione a questo? Boh, penso/spero di sì, ma ci vorrà del tempo. La scuola non ha i mezzi, mezzi intesi come professori capaci di fare da traghettatori agli studenti, spesso più svegli e sgamati. Tuttavia credo che prima o poi ci sarà un livellamento delle informazioni internettiane e le proporzioni tra le notizie realmente importanti e le bufale torneranno al giusto equilibrio. Lo credo per un semplice motivo: le bufale non portano risultati, le cose reali sì.
Ma, come ho detto, ci vorrà del tempo. Tutti possiamo vedere chiaramente come è lo stesso mondo di internet a creare mostri. Oltre agli esempi citati da Enne, ricordo poco tempo fa un tizio che scrisse su Facebook di aver ucciso la moglie, e non ricordo quanti mi piace ha avuto. Ogni giorno su un qualsiasi giornale c’è “notizia shock…” e a volte non c’è manco la notizia, altro che shock. Altre volte i giornali estrapolano frasi da un contesto, e cercano di buttare il soggetto che l’ha pronunciata in pasto agli utenti che commentano con cattiveria mai vista.
Volevo concludere con una riflessione sui rapporti umani virtuali, ma mi sono reso conto di aver scritto davvero troppo. Una cosa però, ci tengo a dirla.
Per anni ho pensato che il virtuale fosse virtuale e basta, un non-luogo dove passare del tempo, alla stregua di un libro, o un videogioco interattivo. Ma non è così. Ci sono differenza enormi tra la vita Reale e internet, e magari in un altro commento esplico meglio il concetto, ma la verità è che il Virtuale è reale, di un reale diverso, ma reale, che obbedisce sia alle stesse regole del Reale che ad altre, precipue del Virtuale. Regole che ci obbligano a scelte diverse e modi di porsi differenti tra il Virtuale e il Reale. Il problema principale è che a volte confondiamo queste regole e reagiamo in maniera sbagliata.
Perdonate la lunghezza. -
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em... Ah ah emm... Il contacaretteri mi ha contato gli spazi... Ah ah... Emm... Vabbè diceva di fare quello che state facendo... Sorry Sig 
Edited by naBoce - 2/6/2015, 18:38
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