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C'è una cosa che volevo dire da diversi lupus, e per ragioni contingenti ho spesso preferito astenermi, con la segreta e ingenua speranza che la prossima volta non si sarebbe ripetuto.
Parlo del non gioco.
Chiarisco subito: non sto parlando di giocare bene o sbagliare. Non è mia intenzione giudicare le giocate personali. Ché, per inciso, gran parte dell'esito delle giocate dipende dalla fortuna: una buona giocata con la sfortuna può far perdere una partita; una mossa disastrosa per logica e probabilità può in alcune circostanze far vincere.
Parlo del non gioco.
Parlo di chi, in tre giorni, non scrive niente, non dice una parola, vota senza cercare un confronto, e ad ogni proposta di fare squadra di chiunque altro dice che non è d'accordo senza proporre neanche un'alternativa, o peggio ancora manco ti risponde. Parlo di chi gioca come per farti un favore. Parlo di chi lo vedi sempre connesso, scrivere in altri topic o altri siti, e dire che non ha tempo: e non per strategia. Parlo di chi quando ha un ruolo che non gli piace gioca con scazzo.
Questo è frustrante, perché ci sono alcuni giocatori (non faccio nomi ma tutti sanno chi sono) che a prescindere dai risultati si impegnano, leggono tutti, leggono i ruoli di tutti, contano le votazioni, cercano alleanze, sinergie, insomma "giocano" e altri che "non per strategia" si limitano a restare in silenzio sperando che le cose vadano per il meglio. O semplicemente se ne fregano.
Questo è frustrante NON perché così i contadini perdano sempre, la sconfitta del contado è una conseguenza; la ragione della frustrazione è che così facendo si annulla ogni senso del gioco.
Il lupus è un gioco fatto di parole. Quello che uno dice, e ancor di più quello che uno non dice, può spiegare molto. L'atteggiamento, le possibili azioni in base ai ruoli, vengono dopo. Ma per prima cosa bisogna parlare, specie se si è buoni, in modo da costringere i cattivi a parlare anche loro. Più si parla è più c'è possibilità che qualcuno cada in contraddizioni. Un cattivo bravo deve vincere perché sa mimetizzarsi, non perché i buoni restano passivi: che cazzo di gusto c'è a vincere contro chi non si difende?
Sì, ok, ognuno è libero di giocare come vuole, e sembra quasi che io voglia dettare il modo di giocare agli altri, ma non sto dicendo questo.
Sto dicendo che se vi limitate a giocare in silenzio, e ognuno per conto proprio, prima o poi (più prima che poi) chi si impegna si rompe le palle e non gioca più. Poi hai voglia a restare in silenzio quando al prossimo lupus giocate in 10.
Ma anche volendo restare sul tema vittoria, da un punto di vista statistico giocare in silenzio favorisce sempre e solo i lupi. Lo dice anche la matematica. Una partita di lupus ha spesso un rapporto lupi/contadini pari a 1/5 massimo 2/5. In ogni partita c'è tra il 70% e l'80% di rogare un contadino i primi giorni. E se sulla singola partita può succedere di rogare in due giorni due lupo, su un numero sufficientemente lungo di partite da quella percentuale non si sfugge.
Non ci credete? prendete una monetina (che ha il 50% di uscire testa o croce) e lanciatela 10 volte. Magari esce 10 volte testa. Lanciatela 10000 volte, e se la percentuale non è vicinissima al 50% vi pago da bere.
Ma torno a ripetere. Vincere o perdere è cosa del tutto secondaria. Lo scopo è divertirsi, ci si diverte giocando, e se non si gioca, chi gioca, non gioca più.
Poi siete liberi di ignorare le mie parole. (Ma a giudicare dalle lamentele raccolte in privato, non sono il solo a pensarla così).
Io la prossima non la giocherò manco se avrò tempo, e solo se dovessi vedere che l'atteggiamento è cambiato, e si cerca di giocare, solo in quel caso tornerò a giocare. Altrimenti, è stato un piacere, saluto il lupus con il grande rammarico di non essere mai stato un solitario, e vi guarderò restare in silenzio.
Edited by sigfried - 16/12/2015, 23:09
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