Attentato a Parigi...

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  1. Maialino Impavido
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    Se si entra nel dettaglio, atroce, dove si perde la freddezza dei numeri sostituendoli con dei volti, si vede come questi abbiano voluto colpire più di un simbolo. Hanno colpito nella parte migliore, nelle speranze, tutti più o meno giovani, artisti, ricercatori, musicisti, cuochi, la nostra dottoranda. Ma anche giovani impiegati, gente che rappresenta il futuro. In termini di capitale umano il danno è altissimo.

    Sì, tutte le vite sono uguali, d'accordo. Non c'è necessità di dirlo, ma simbolicamente un esperto di energia nucleare, un violinista, hanno una valenza diversa. E gli attentati li fanno per la valenza simbolica.

    www.repubblica.it/esteri/2015/11/14...?ref=HREC1-3#15
     
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  2. Hyè2o
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    Triste pensare quante persone siano morte perché stavano a Parigi per caso, per un evento, per una festa o per un concerto.
     
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  3. Franz~
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    Dopo aver sentito notizia dell'attentato a Parigi la prima cosa che ho fatto è stato contattare mia cugina che lavora in Francia.
    Mi ha risposto che stava bene e sono andato a dormire sereno.
    Era circa mezzanotte e ilfatto scriveva di almeno 60 morti, con attentato al Butaclan e esplosioni vicine allo stadio.
    Al mio risveglio molte tv parlavano dell'attentato, dei morti, social invasi dalla bandiera francese, tutti politologi con in mano la soluzione dei problemi.
    Anche oggi stessa tiritera, programmi tv con scoop, filmati delle sparatorie e foto di corpi.
    Ovunque l'identikit dei giovani dalle belle speranze: avvocati, scrittori, ingegneri e dell'italiana Valeria.
    A quel punto ho pensato che hanno vinto i terroristi, hanno raggiunto il loro scopo: provocare paura e terrore nella popolazione e, almeno in Italia, con le reti tv quasi unificate e social a fare da amplificatori di panico.
    Ma nessuno si chiede il perché.
    Nemmeno un folle si alzerebbe un giorno e progetterebbe attentati per causare svariati morti per rivendicarli.
    Eppure noi siamo inconsciamente responsabili di tutto questo.
    Da anni gli aerei americani e europei si alzano in volo per bombardare, Iran, Iraq, Siria, Afganistan, Tunisia, Marocco, Egitto, Libia e via dicendo.
    Da anni migliaia di persone perdono la vita, perdono gli affetti, perdono tutto sotto il peso degli interessi di pochissimi.
    C'è un articolo dell'Indipendet in cui un ragazzo racconta come in quei paesi non ci può essere un futuro perché gliel'hanno strappato.
    Emigrano in Europa, in America ma per loro è una vita in salita perché non riescono a integrarsi, non hanno gli stessi diritti degli altri e perdono per la secondo volta il futuro.
    Quando non hai una vita e non hai un futuro non si tratta nemmeno di scelte di vita ma di morte. Così non ti rimane che imbracciare la strada dell'Isis per instaurare la giustizia sociale.
    Da qualche parte l'Isis li deve pur prendere soldi per i finanziamenti, così vende petrolio "sottobanco" agli europei, con quei soldi, sempre dagli europei, acquista le armi.
    Insomma, l'Europa prima li crea, poi li alimenta.
    Esattamente come ogni uomo crea le proprie paure e le alimenta.
     
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  4. Black Mambã
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    CITAZIONE (sigfried @ 15/11/2015, 00:03) 
    Sono d’accordo sia con Inu che con Fede, tranne su un piccolo dettaglio. Non è propriamente corretto affermare che ieri non abbiano attaccato simboli. In realtà hanno colpito tre simboli di uno dei valori più importanti che abbiamo, e l’angoscia di Fede e quello che ha scritto dimostra che hanno ottenuto lo scopo. Parlo della libertà.

    Ieri hanno colpito lo sport, la musica e i bar. Tre simboli delle nostre conquiste sociali. Tre simboli ideologici da sempre condannati dalla loro religione.

    L’attacco era stato programmato scientemente e con questo scopo precipuo. Altrove ho letto che era una vendetta per l’omicidio del boia, ma non solo non è qualcosa che si può programmare in poche ore, i bersagli sono sintesi di una strategia studiata a tavolino. Hanno atteso di colpire Francia VS Germania. Le due nazioni più potenti d’Europa. Aspettavano l’occasione da mesi. Hanno attaccato la musica metal. Hanno ammazzato giovani seduti a bere alcolici. Con il fine di farci sentire insicuri nei nostri luoghi di svago e di evasione dalle brutture della vita. Nei nostri luoghi di libertà e che consideriamo, nell’accezione più profana, sacri.

    Ieri sera alla notizia appena letta ho pensato inizialmente che era un po’ come l’attacco a Charlie, ed ero andato a letto; ma non riuscivo a dormire e ho riacceso il pc e mi sono unito alla discussione nella multi. Credo che si parlava per esorcizzare gli spettri che ci sciamavano dentro. O per scacciare un po’ la rabbia dall’impotenza. Non so bene cosa passasse nella testa degli altri, ma io continuavo a ricordare un giorno di 25 anni fa.

    Era da poco scoppiata la Guerra nel Golfo. Facevo la quinta elementare. Ottobre credo. Sui banchi c’era chi scriveva l’acronimo di Bush “Bush Uccide Saddam Hussein”; si parlava dei cannoni e dei missili di Saddam che potevano colpire le coste del Sud: Sicilia e Lecce; ricordo Gianfranco che indicando la cartina dell’Italia appesa nei corridoi, mentre si andava in bagno e diceva che gli iracheni non sarebbero mai arrivati a noi perché prima dovevano battere la Mafia, la N’drangheta, la Sacra Corona Unita, come se fossero degli eroi; si temeva davvero che la guerra potesse arrivare nelle nostre case. E quella sera prima di addormentarmi, anche se già non credevo più in Dio per altre ragioni, pregai perché avevo paura. Pregai per i miei amici. Pregai perché la scuola, la piazzetta su cui giocavo a pallone e altre cose non andassero distrutte. Pregai per la mia famiglia. Stranamente non pregai per me. Non pensai neanche per un secondo che potessi morire. Mi continuavo a ripetere che non era giusto.

    Forse già sapevo senza rendermene pienamente conto che la guerra non sarebbe mai giunta da noi. Che le cose che dicevamo erano per spaventarci l’un l’altro come fosse un gioco, al quale un po’ ci credi, come quando si giocava a nascondino nel cimitero e si imitava la civetta, si muoveva la scala e si diceva che erano stati i fantasmi o i morti, e piano piano vedevi dietro l’ombra dei cipressi o sulle foto delle lapidi qualcosa che ti gelava il sangue per un secondo. Era il tuo bluff, il tuo scherzo, ma ci credevi. E così, un po’ per sentirci grandi, un po’ per il gusto sadico di spaventare l’altro, ci si faceva paura a sé stessi.
    Ma di tutta quella faccenda ricordo l’unica cosa che mi è rimasta veramente dentro: che non era giusto. Che un mondo così, non lo volevo. E mi misi a sognare (o sperare?) un mondo migliore per il futuro. E chissà, forse è per questo che scrivo racconti: per sfuggire alla realtà che imparai quel giorno.

    Oggi però non sono più un bambino. Nessuna bugia degli altri, o mia, può farmi credere ai fantasmi. La guerra non arriverà mai da noi. Non almeno nella sua forma più comune. Ma quello che è successo ieri sera rappresenta la scintilla di una minaccia ben più seria.
    Non voglio fare il catastrofista. Spero di sbagliarmi e di non leggere nei libri di storia che il 13 novembre 2015 è paragonabile all’assassino dell’arciduca Francesco Ferdinando.

    Eppure ci sono tanti piccoli indizi che spingono a vedere non dico un disegno, o uno scopo, ma una volontà latente o consapevole che sia, di tenere il mondo in una costante tensione, come una bottiglia di nitroglicerina sul bordo di un tavolo mentre impazza un terremoto.

    A tutto questo si aggiungono gli idioti alla Salvini che non aspettavano altro per dirti lo sapevo, lo sapevo, senza sapere realmente un cazzo di niente, se non trovare una scusa per odiare o per fare i porci comodi o… o per qualcosa che imparai da un romanzo.

    Da un romanzo di fantascienza, considerato un manifesto per la pace. Mattatoio N5, conosciuto anche come La crociata dei bambini, di Kurt Vonnegut. Del romanzo, benché letto pochi anni fa non ricordo nulla tranne una frase: "Ho detto ai miei figli che non devono, in nessuna circostanza, prender parte a un massacro, e che la notizia di massacri compiuti tra i nemici non deve riempirli di soddisfazione o di gioia."

    Non è un’ovvietà, una di quelle banalità che un genitore deve dire ad un figlio. È un monito ad un aspetto della natura umana, primitivo ed ancestrale, che ci fa godere nel bere sangue: che sia sangue leccato dalle spade o dalle asce, o sia sangue succhiate dalle pagine di un giornale o dalla tv, il bisogno è identico. Io stesso ieri sera ho pensato a quanto bello sarebbe se i terroristi dell'Is una volta catturati, fossero ripresi mentre gli si uccideva e gli si ficcava su per il culo un salame o un cotechino per fargli dire addio alle 72 houri, e il video andasse in loop in tutte le tv del medio oriente.

    Ma è una cosa orribile da pensare. Una cosa orribile non solo in sé, capibile semmai nell’ottica della rabbia, ma orribile perché se detta, ripetuta e ascoltata, porta a un circolo vizioso di odio.

    La guerra è la cosa più oscena che esista perché ti porta ad uccidere, a togliere il bene più prezioso che uno ha, a qualcuno che non conosci.

    Non c’è nulla di più osceno. Non riesco a immaginare niente di più orrendo.

    E niente mi si confondono i pensieri e da ieri ho il costante dubbio che a breve ci saranno migliaia di morti, inutili come tutte le morti, orrende come tutte le morti, e che il mondo che ho sognato da bambino mi sa che non si è mai realizzato e mai si realizzerà.

    È un post lungo. Se qualcuno l’ha letto, spero che abbia capito meglio di me cosa avessi inteso dire.


    Oh Dio Sig. Anche io ho pensato a Francesco Ferdinando!!!
    Mi ripetevo nella notte... ma se è scoppiata una guerra mondiale perchè hanno ucciso Francesco Ferdinando, allora perchè non scoppia la guerra mondiale? Non che io la volessi, anzi. Tutt'altro. Mi ripetevo questa cosa per convincermi del fatto che la guerra non arriverà mai qui, ma credo di sbagliarmi.
    Spè che leggo tutto il resto. Però mi sn fermata a Francesco Ferdinando, e cazzo! L'ho pensato pure io!!! Assurdo. Abbiamo paura. Questa è la verità, ci sono riusciti. A farci avere paura.

    Ho letto i pensieri di tutti; alcuni li condivido pienamente, altri hanno avuto i miei stessi pensieri. In fondo, come anticipato su una riga sopra, credo che abbiamo tutti un po più paura dopo questo attentato.
    Io, invece, quasi mi vergogno ad ammettere che non ho le idee ben chiare su questa situazione. Provo banalmente ad esprimerne qualcuno.
    Qui parliamo di un gruppo terrorista che semina il terrore in nome del loro buon Dio. Ho ascoltato le loro voci minacciose nominarlo circa 30 volte in 3 minuti, in nome del buon Dio Allah. Non riesco a capire, non riesco a capire come si possa fare ad uccidere la gente, e ucciderla "senza pietà", come dicono, come sostengono, in nome di un Dio. Dio...non capisco, c'è qualcosa che non mi quadra. Non capisco con quale assurdo coraggio mettono in mezzo Dio. Tra l'altro sono contraddittori. Ho avuto, per un pò di tempo della mia vita, un confronto frequente con una persona con cui lavoravo. Era diventata abitudine guardarlo nelle sue obbligatorie preghiere al giorno. A volte lo prendevo in giro quando mi chiedeva di entrare nella stanza dove stavo io a chiedermi... "Posso pregare dinanzi a te? Io: si, certo, qualunque sia il tuo Dio, per me va bene. Anzi, fa na cosa... prega pure per me." Era musulmano. Spesso parlavamo del Corano, e lui quasi ogni giorno mi diceva che non c'erano significative differenze tra il Corano e la nostra Bibbia. Questi terroristi nominano Allah... quasi come i camorristi posseggono le statue dei santi nelle loro ville. E' un controsenso, così come sembra contraddittorio che facciano il Male, in cui credono, dato che lo operano, in tutti i sensi, e in ogni modo. La loro religione, l'Allah di cui parlano, non ammette il male, in alcun suo principio. Il male porterebbe al dualismo, e il loro credo è monistico. Credo che probabilmente sia solo una scusa quella della religione. L'unico male ammesso nel loro credo è quello che nega il loro Dio. Ma io ho ascoltato le loro parole, non dicono... Credete in Allah o vi ammazzeremo. Dicono, o fate quello che è la volontà di Allah oppure vi ammazzeremo. Non ha senso, non ha alcun senso tutto questo. Perchè proprio ora? Perchè solo ora dovrebbero imporsi con il loro terrorismo ad imporre la loro religione? perchè solo ora? L'unica risposta che so darmi, per ora, è che probabilmente la loro è solo una scusa. Una maledetta scusa per poter fare una guerra. La religione diventa la scusa. Ma si ritorna punto e a capo, perchè?
    Probabilmente tutti quelli che fanno parte dello Stato Islamico e che hanno sostenuto questo attentato a Parigi, sono persone ignoranti e chiuse mentalmente. Come può una religione, nel 2015, non ammettere la libertà di credo? Come possono dire, o paghi l'imposta religiosa o ti converti? Come è possibile? Non si può, non può essere solo questo.
    Forse lo fanno perchè vogliono vendicarsi, vendicarsi delle grandi potenze. Come sosteneva anche Franz, qualcuno li avrà pur pagati, sostenendo le loro armi e dandogli tutto quello che hanno per poter far paura al mondo. Per via dei soldi, per via dell'economia. Per via del petrolio.
    Ecco, non è bastato molto per passare dalla parola religione alla parola economia.
    Credo che il problema non sia l'ISIS in sè per sè, credo che il problema sia, da anni, un odio che si muove alimentato dalla bramosia di soldi. Di una terra che non hanno più perchè serviva, serviva per trivellare e cercare petrolio, per diventarne la potenza più grande.
    Questo non giustica ovviamente le loro azioni, terroristiche e senza alcuna pietà per il prossimo. E benchè abbiano delle motivazioni per farle, che siano velate o meno dalla religione, ce le hanno. Ma non possono ammazzare.
    Ho sentito anche dire che non si dovrebbe bombardare. Che si dovrebbe finire, ma come???? Senza bombe? E come? Che facciamo, una guerra fredda?
    Ormai la guerra è già iniziata. E questi tipi sono terroristi, così come lo sono altre grandi potenze mondiali. La differenza è che i primi lo fanno alla luce del sole, i secondi no. Ma in ogni caso, stanno scatenando una guerra, la loro voglia di espandersi senza permettere alcun tipo di libertà, il tutto alla luce del sole, non va bene. E deve essere fermata. Sono d'accordo nel dover evitare l'uso di armi, ma come li si fermano questi qua? Ma avete visto i loro volti, i loro occhi, mentre parlano? Mentre nominano Allah? Sono impazziti, arrabbiati, crudeli, e senza alcuna pietà. Sono macchine da guerra, partiti in quarta per decimare l'Europa e Il Mondo se fosse necessario.
    Come facciamo a fermarli, senza armi? Avreste delle soluzioni concrete?
    Soluzioni potevano essere prese prima, molto prima, troppo tempo fa. L'America non doveva dare soldi a questi stronzi, ne permettere a nessuna persona debole di reclutarsi in un'associazione assolutamente violenta, che crede in una religione violenta e che vuole affermarla con la più crudele delle violenze.
    Questi i miei pensieri, così come tanti altri, che per ora tengo per me. Mi sono dilungata già troppo.
    (se non avete letto niente, meglio così)

    Edited by Black Mambã - 15/11/2015, 21:09
     
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  5. Initzu Bastard
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    Non credo le premesse tra la Grande Guerra e ora siano similari

    Cosa accadrà adesso? non saprei, ma temo si voglia ricorrere alla violenza entrando così una volta per tutte e definitivamente in quel circolo vizioso dal quale non se ne esce...

    EDIT: ehm, ho risposto un secondo dopo il tuo malloppone xD, che comunque ho letto. Mi riferivo al tuo messaggio prima che lo modificassi.
    Ma è ovvio che la religione sia solo uno scusante da quattro soldi....è stato così praticamente sempre: andiamoci a riprendere i territori cristiani, gli ebrei cattivi hanno avvelenato i pozzi, convertiamo gli infedeli...

    Conosco molti musulmani, e mi son sempre trovato curioso della loro religione, come di qualunque altra. Secondo l'Islam chi uccide un uomo uccide l'umanità intera. Così c'è scritto nel Corano, da quanto ho sentito.

    Edited by Initzu Bastard - 15/11/2015, 21:29
     
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  6. Black Mambã
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    CITAZIONE (Initzu Bastard @ 15/11/2015, 21:21) 
    Non credo le premesse siano similari.

    Cosa accadrà adesso? non saprei, ma temo si voglia ricorrere alla violenza entrando così una volta per tutte e definitivamente in quel circolo vizioso dal quale non se ne esce...

    Ma la guerra è stata già scatenata.
    Scusami, ma facciamo finta che tu (dico tu come qualsiasi altro presente in questa discussione) sei il re del mondo. Come risolveresti la questione? Avresti alternative oltre che alla guerra?
    La guerra c'è già. E non parlo di guerra di armi, non parlo di bombe nucleari. Parlo di guerra tra stati che economicamente hanno differenze atroci, che la pensano diversamente, che agiscono diversamente nelle loro politiche di azione. Della serie, si ruba ai poveri per dare ai ricchi, come USA o Germania o Russia.
    Il risultato è l'attentato a Parigi, come quello dell'11 Settembre.
    In ogni caso, come risolvereste? Come fermereste sti matti impazziti che mannaja la madre che li ha creati?

    E poi...certo che le premesse non sono similari. Noi siamo nel 2015. A quanto sappia sia la prima che la seconda sono scoppiate per motivi economici e politici.

    Si, scusa per il malloppone ahah xD
    Dici che mancano le premesse?
     
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  7. Initzu Bastard
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    Bisognerebbe chiedersi innanzitutto chi li ha creati, perché alla favoletta del musulmano cattivo che è nato con la sola idea di convertire la gente io non ci credo.
    Si sono creati i presupposti perché alcuni gruppi di persone hanno iniziato ad agire in un certo modo. Causa ed effetto.
    Chi è la causa? non saprei indicare con certezza, e non so se qualcuno lo sappia, ci saranno un milione di intrighi sotto e non posso nemmeno escludere che la vera causa sia l'Occidente...

    Riguardo come risolvere la questione se lo sapessi probabilmente mi farebbero capo del mondo, ma di una cosa sono certo: con la violenza non si risolve. Men che meno nel lungo periodo.
    Fosse un videogioco di strategia probabilmente bloccherei gli introiti di questa gente, in modo che non possano armarsi e organizzarsi. La vecchia tattica dell'assedio con le differenze del caso....
    Purtroppo non è un videogioco e fortunatamente per me e per tutti non sono capo del mondo.
     
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  8. FedeH«
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    https://www.facebook.com/ilpizzopazzo/vide...41/?pnref=story
     
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  9. Black Mambã
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    CITAZIONE (FedeH« @ 15/11/2015, 22:01) 

    Mi chiede iscrizione da Facebook. Che roba è?
     
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  10. FedeH«
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    Questo, ma tradotto.
    Solo un po' di storia molto semplificata.
     
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  11. Hisoka12
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    Il mio pensiero è: Bisogna spaccargli il culo, più parliamo e più ci uccidono nelle nostre terre.
    Non si può discutere di pace.
     
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    CITAZIONE (Hisoka12 @ 15/11/2015, 22:40) 
    Il mio pensiero è: Bisogna spaccargli il culo, più parliamo e più ci uccidono nelle nostre terre.
    Non si può discutere di pace.

    L'alternativa alla guerra, per chi chiedeva prima, non è la pace ma il contenimento.
    Sta di fatto che il governo francese c'è appena ricascato (o forse ci si è tuffato?) scatenando una controffensiva inautorizzata a Raqqa.
    Sono sicuro che le seconde generazioni disilluse, potenziali simpatizzanti di gente disposta a farsi saltare in aria pur di trovare una definizione di sé nel mondo, coglieranno nella vigliaccheria (così verrà vista) dei bombardamenti di una democrazia illuminata un insegnamento al diritto alla vita che sia tramandabile ai piccoli boia.
     
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  13. Hisoka12
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    http://www.repubblica.it/esteri/2015/11/15...l_is-127438355/
     
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  14. Initzu Bastard
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    CITAZIONE (FedeH« @ 15/11/2015, 22:18)
    Questo, ma tradotto.
    Solo un po' di storia molto semplificata.

    il video si capisce anche dallo spagnolo. Si, è molto semplificato. Però è veramente figo a livello grafico!
     
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  15. Hyè2o
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    CITAZIONE (Initzu Bastard @ 15/11/2015, 21:38) 
    Bisognerebbe chiedersi innanzitutto chi li ha creati, perché alla favoletta del musulmano cattivo che è nato con la sola idea di convertire la gente io non ci credo.

    È successo con le crociate anche :hye:
    CITAZIONE (kado' @ 15/11/2015, 23:41) 
    Sono sicuro che le seconde generazioni disilluse, potenziali simpatizzanti di gente disposta a farsi saltare in aria pur di trovare una definizione di sé nel mondo, coglieranno nella vigliaccheria (così verrà vista) dei bombardamenti di una democrazia illuminata un insegnamento al diritto alla vita che sia tramandabile ai piccoli boia.

    Verrà vista vigliaccheria, ma sparare su ragazzi che si divertivano, farsi esplodere in mezzo ai tifosi o mettere la cintura esplosiva a delle bambine e farle saltare in aria tra la folla siano gesti coraggiosi.
    Ah, è nemmeno andare ad uccidere altri musulmani in un teatro è un gesto coraggioso.
     
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78 replies since 14/11/2015, 01:26   1275 views
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